Anche la forza interpretativa ha reso più che mai veritiero il personaggio nella sua freddezza e crudeltà, reso tale da un incantesimo. Purtroppo ha ballato poco ma ha reso profondamente valide e toccanti le melodie, grazie alla voce calda e alle canzoni che hanno sottolineato i vari momenti del musical. La Cuccarini si dimostra splendida in un’età anagrafica che non le appartiene, sia per l’ottima forma fisica sia per l’energia e la vitalità presenti durante tutto lo spettacolo. Gli arricchimenti apportati alla favola hanno permesso al regista di allontanarsi da un romanticismo che poteva cadere nello stucchevole, rendendola frizzante e perversamente accattivante. La Principessa di Ghiaccio rappresentata al Brancaccio ha la trama dell’antica novella che il bravo regista Colombi ha rielaborato aggiungendo con tocco fortunato un albero magico, la presenza di tre consiglieri dell’imperatore, tre streghe la cui performance è molto apprezzabile sia per la bravura vocale che interpretativa. La Principessa di ghiaccio, infatti, trae spunto da un’antica favola persiana, I Mille e un Giorno, favola cui si sono ispirati molti scrittori e anche il nostro modernissimo compositore e musicista Giacomo Puccini nella Turandot, opera che non ha potuto portare a termine. Collaudata interprete di Musical, Lorella Cuccarini si cimenta in un’opera la cui trama si perde nella notte dei tempi.
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